La scuola primaria G.P. Clerici a Gerenzano, in provincia di Varese, è stata ristrutturata con lo scopo di ottenere un edificio energeticamente autosufficiente. 

L'intervento di riqualificazione dell'edificio scolastico di Gerenzano è nato con il duplice obiettivo di ridurre i consumi di gas ed elettricità e di sfruttare in modo ottimale le tecnologie che utilizzano le risorse rinnovabili per produrre energia. In maniera tale da consentire all'edificio di diventare energeticamente autosufficiente.

L’edificio si presentava in buono stato dal punto di vista di conservazione, fatta eccezione per il manto di copertura, completamente usurato e compromesso, e per la centrale termica ormai da sostituire. L’involucro esterno del piano seminterrato era costituito da un muro in calcestruzzo armato più intercapedine e tavolato interno in mattoni forati intonacati per la porzione controterra e da muratura a cassa vuota in mattoni laterizi pieni e forati intonacati per la rimanente parte, con un’altezza di interpiano di 3,40 m. Per i piani fuori terra i tamponamenti esterni erano realizzati in muratura a cassa vuota non ventilata, di cui il setto esterno in muratura in mattoni pieni e quello interno con mattoni forati. Il piano di calpestio del seminterrato era costituito da un solaio in muricci e tavelloni aerato. I piani di calpestio intermedi erano costituiti da solai in laterocemento, come di fatto risultava quello di copertura.

Con riferimento a quest’ultimo, la struttura sovrastante risultava costituita da muricci e tavelloni, che formavano, con il sottostante solaio, una intercapedine non ventilata.

A livello impiantistico, era presente un vecchio generatore di calore a gas metano da 350.000 kcal/h che alimentava due circuiti di distribuzione, uno ad alta temperatura per il riscaldamento dei termosifoni presenti ai piani rialzato e primo, ed uno a bassa temperatura per il riscaldamento mediante ventilconvettori del piano seminterrato.

Di fatto l’edificio risultava sprovvisto di un pacchetto di isolamento efficace, elemento fondamentale per ridurre la spesa energetica necessaria alla climatizzazione invernale, ma anche e soprattutto per garantire un miglior comfort termo-igrometrico ed acustico degli ambienti interni.

Il contributo del sistema di isolamento a cappotto REDArt

Tenendo conto degli obiettivi che si volevano raggiungere in termini di efficienza energetica dell’edificio scolastico, isolare perfettamente l’involucro ed evitare possibili dispersioni termiche era un requisito fondamentale.

Proprio per tale motivo si e optato per il sistema di isolamento a cappotto REDArt sviluppato da ROCKWOOL. La lana di roccia del pannello Frontrock Max E, che costituisce il cuore del sistema, offre infatti garanzie di eccellenti performance termoacustiche e di protezione dal fuoco. Trattandosi di un edificio scolastico, l’impatto acustico e la protezione dal fuoco sono due fattori fondamentali, cui si e naturalmente prestata molta attenzione nella fase di progettazione dell’intervento di riqualificazione. La lana di roccia presenta inoltre una notevole stabilita dimensionale ed e garantita la sua durabilita nel tempo: sono queste ulteriori componenti che hanno giocato un ruolo fondamentale nella scelta del materiale isolante.

Per l’isolamento della copertura della scuola si è invece optato per il pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densita ROCKWOOL Hardrock Max.

Ubicazione del progetto

Via Zaffaroni, 5, 21040 Gerenzano VA, Italia

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Dati del progetto

Anno 2015
Tipo di edificio Scuola
Applicazione Isolamento
Tipo di prodotto Soluzione REDArt e isolamento interno

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