La megalopoli sostenibile

1 gennaio 1

Con una buona progettazione e dei buoni materiali, l'urbanizzazione rapida può essere sostenibile

Ogni settimana, 1,5 milioni di persone si spostano verso città e centri urbani, mettendo a dura prova l'ambiente e le risorse locali. Con le opportune tecniche e tecnologie, però, urbanizzazione e sostenibilità possono andare di pari passo.

Le megalopoli del futuro

Per la popolazione mondiale in crescita, il futuro è legato all'ambiente urbano. Secondo le stime, entro il 2030 saranno 41 le "megalopoli" con più di 10 milioni di abitanti1, contro le appena 18 odierne2. Gli abitanti di queste città consumeranno l'81 percento delle risorse mondiali3. Nel giro dei successivi 20 anni, ovvero nel 2050, tali popolazioni urbane avranno bisogno del 50% di cibo in più e del 17% di acqua in più rispetto ad oggi4. E, inoltre, avranno bisogno di uno stile di vita confortevole. Mentre ben 1,2 miliardi di persone ancora oggi non dispongono di elettricità, in futuro, chi vivrà in città, vorrà una casa moderna che disponga di elettricità e di una temperatura interna confortevole.

Questo spostamento verso le città avrà un costo. Le previsioni attuali indicano che, entro il 2050, la crescita della popolazione e l'urbanizzazione genereranno un aumento dell'uso di energia globale per il settore edilizio pari a due o anche tre volte quello attuale, con un impatto non indifferente sulle emissioni associate5. Con gli obiettivi ambientali globali che impongono riduzioni notevoli nel consumo di energia e nelle emissioni di CO2, è difficile immaginare come un mondo urbanizzato possa essere sostenibile.

Megalopoli
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megalopoli con oltre 10 milioni di abitanti entro il 2030

Persone
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di persone si trasferisce in aree urbane ogni settimana

Cibo e acqua
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in più di cibo e 17% in più di acqua necessari per la popolazione urbana entro il 2050

Affrontare le sfide ambientali

Le città, tuttavia, presentano numerose possibilità per affrontare le sfide ambientali. Appartamenti e uffici ristrutturati e costruiti con alti livelli di isolamento hanno bisogno di molta meno energia per il riscaldamento e il raffreddamento rispetto alle strutture tradizionali. Ecco perché è possibile iniziare fin d'ora a ridurre l'impronta ecologica delle città. Nelle città che utilizzano lo spazio in maniera efficiente, gli edifici spesso devono essere più alti e vicini gli uni agli altri, con la possibilità di aumentare il rischio di incendi. L'impiego di materiali da costruzione non combustibili come gli isolanti in lana di roccia consente di realizzare abitazioni ad alta densità senza accrescere il rischio di incendio.

Anche soddisfare le esigenze di cibo e acqua nelle città in crescita richiede oggi necessariamente più terra e più risorse. Ma con sistemi di coltivazione che utilizzano substrati sostenibili per dirigere con precisione acqua e nutrienti alle colture, sarà possibile rifornire di cibo le popolazioni urbane con abbondanti raccolti in spazi ridotti.

Il Gruppo ROCKWOOL è all'avanguardia nello sviluppo di materiali che favoriranno la crescita sostenibile delle città del futuro.

https://esa.un.org/unpd/wup/Publications/Files/WUP2014-Highlights.pdf
2 https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_largest_cities
3 https://www.mckinsey.com/global-themes/urbanization/urban-world-the-global-consumers-to-watch
4 https://pubdocs.worldbank.org/en/862271433768092396/Holger-Kray-RO-SustainableAg-hkray-ENG.pdf 
5 https://www.gbpn.org/sites/default/files/IPCC_AR5__Implications_for_Buildings__Infographic__WEB_EN%20%281%29.pdf

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