Un interessante intervento di ristrutturazione nella più antica birreria italiana.

A Biella sorge un vero e proprio gioiello di archeologia industriale, operativo dal 1846: la Birra Menabrea S.p.A. Situato nel centro storico della città lo stabilimento, che si estende su una superficie di 7.500 m2, di cui 4.500 coperti, conserva inalterato il fascino della tradizione. All'interno del sito sono concentrate tutte le attività necessarie per la produzione della birra, fino alle fasi finali di imbottigliamento e di confezionamento.    

Il trascorrere del tempo e l'esigenza di adeguamento degli spazi hanno reso necessario un consistente intervento di ristrutturazione. Al progetto hanno collaborato committente, professionisti e imprese, con un percorso condiviso per conciliare le esigenze di rinnovamento dell'attività produttiva con il rispetto del contesto storico e la volontà di ridurre al minimo l'impatto ambientale. Sia la parte costruita ex novo, sia le porzioni retrostanti e laterali - su cui é stato effettuato l'intervento di ristrutturazione - sono state ridisegnate con l'obiettivo di lanciare un messaggio di innovazione e modernità. Partendo dalle peculiarità del contesto ambientale, gli architetti Pier Gianni Tonetti, Ilaria Tonetti e Francesca Petri hanno optato per un edificio che, nel rispetto dei limiti dimensionali imposti dalle normative, si uniformasse con lo skyline esistente, ma al tempo stesso si presentasse con una propria identità, originale e moderna.

Il primo obiettivo del progetto è stato la realizzazione di una nuova sala cottura destinata a contenere un impianto altamente performante, in grado di ottimizzare la produzione, con una drastica riduzione del consumo di acqua e delle emissioni in atmosfera. Come secondo obiettivo si sono voluti ottimizzare gli spazi e creare un ambiente funzionale, sicuro e di piacevole impatto estetico.

Dal progetto alla realizzazione

Tutti questi obiettivi dovevano essere raggiunti nel rispetto delle strutture preesistenti: il progetto prevedeva infatti di mantenere la continuità con la cortina esistente nell'allineamento e nella compattezza della massa muraria e, contemporaneamente, di alleggerire i piani sovrastanti con pareti trasparenti che emergono dal volume principale, quasi dissolvendosi.

Per rispettare le tempistiche imposte dalle esigenze di produzione e i limiti di spazio del cantiere, si è optato, ove possibile, per elementi preassemblati posti a secco. In particolare sono stati realizzati:

  • una struttura portante metallica e solai a spessore ridotto in cemento armato su lamiere collaboranti;
  • tamponamenti laterali costituiti da una stratigrafia di materiali diversi (lastra idrorepellente, materiale isolante in lana di roccia, pannelli coibentati in lamiera) e facciata ventilata realizzata con pannelli prefiniti su struttura portante in profili estrusi di alluminio;
  • copertura in pannelli coibentati di acciaio preverniciato e soprastante manto in lastre grecate;
  • specchiature realizzate con manufatti in vetro/alluminio brevettati ad alta sicurezza.
Giochi di luce in facciata con ROCKPANEL

Lo spirito innovativo del progetto doveva essere visibile ad un primo sguardo. L'esterno del birrificio si caricava di un significativo valore simbolico: oltre al logo storico dell'azienda, occorreva cioè trovare un elemento che riconducesse automaticamente alla peculiarità del prodotto, rifacendosi al colore e alla trasparenza materica della birra. Un'ottima idea, ma come si poteva realizzare concretamente? Occorreva trovare un rivestimento che riuscisse a trasferire tutto questo in modo immediato e intuitivo.

Dopo un'accurata analisi delle possibili opzioni disponibili sul mercato, sono stati scelti i pannelli Rockpanel Chameleon prefabbricati in lana di roccia compressa con uno strato intermedio organico termoindurente, in quanto rispondevano perfettamente alle esigenze progettuali e garantivano l'effetto estetico che si voleva ottenere. Tra le numerose cromie disponibili, Light Purple – Light Brown è stata ritenuta la più adatta ad evocare  l'immagine della birra.

Oltre a riprenderne il colore, il particolare aspetto cangiante del pannello, a seconda dei momenti della giornata e dell'incidenza della luce, garantisce dinamicità a tutto il volume dell'edificio e lo rende sempre diverso agli occhi di chi lo osserva. La struttura principale si distingue in questo modo dai corpi attigui, senza tuttavia imporsi in maniera eccessiva nel contesto.

Il contrasto tra il volume pieno del colore della birra e l'ultimo piano, realizzato con vetrate trasparenti e a sbalzo rispetto al filo del fabbricato, ricordano l'effetto della trasparenza del boccale di birra e rendono visibile dall'esterno la parte più significativa del nuovo impianto: si intravedono infatti i tini e le caldaie in acciaio, che si confondono in un gioco di luce che pian piano si dissolve nel colore del cielo che filtra attraverso i lucernari.

All’interno dell’edificio, invece, per ricreare l’effetto dei mattoni sulle pareti, sono stati utilizzati i pannelli Rockpanel Colours con una finitura di quella specifica tonalità. 

Ubicazione del progetto

Biella, Italia

La nuova sala cottura è il cuore del birrificio: l'ambiente in cui la materia prima si trasforma per diventare birra; un passaggio fondamentale che deve essere raccontato dal contenitore che lo ospita.
Da questo pensiero si è sviluppata l'idea di un volume di luce e di colore, per annullare la materia e lasciare posto ai giochi cromatici che si avvicendano nell'arco della giornata e delle stagioni. Per scegliere la finitura di facciata sono stati selezionati materiali diversi, e i campioni sono stati esposti a confronto in cantiere: il pannello Rockpanel è subito apparso rispondente alla nostra idea progettuale

Francesca Petri

Architetto